Che Nottata!!!

^{Foto di Céline Martin da Pixabay}

Ciao Amici!

Sono passati ormai tantissimi anni da questo episodio, ero abbastanza giovane e mi trovavo a Parigi in gita scolastica, non era solamente un'escursione in giro per la città, eravamo alle cosiddette Classe Villette, una sorta di gita con l'obbligo di studiare durante la giornata nel Parc de la Villette, assieme a noi c'erano altre scuole provenienti da altre parti di Italia.

Avevo da poco compiuto 18 anni e conobbi una ragazza pugliese della quale ricordo ancora il nome, Eleonora, ci invaghimmo uno dell'altra, anche se lei aveva il ragazzo, io al contrario ero libero, mi trovavo molto bene in sua compagnia, non avevo alcuna pretesa e rispettai la sua relazione senza essere invadente, ci siamo sentiti ancora per anni via lettera dopo quell'esperienza per poi perdere i contatti definitivamente.

Ma arriviamo al dunque, una sera io ed altri tre miei compagni, decidemmo di sgattaiolare via dall'albergo nel quale alloggiavamo per recarci a trovare le ragazze dove alloggiavano, peccato però che si trovassero dalla parte opposta della città.

Questo non ci fermò, per mia fortuna ho sempre avuto un buon senso dell'orientamento ed ero parecchio fiducioso su questo aspetto, partimmo così a piedi e andammo in giro di sera un po' alla cieca, anche perché all'epoca non esistevano gli smartphone, la tecnologia era molto limitata, non erano neanche gli anni 2000, dovemmo dunque raccapezzarci con le mappe della Città per la metro, ah già dimenticavo, cercammo di farlo ma perdemmo l'ultimo treno.

Ebbene ad un certo punto ci perdemmo, ricordo ancora che facemmo il giro di un cimitero che sembrava infinito, sarà stato lungo chilometri, o almeno così sembrava a me. Fatto sta che ad un certo punto chiedemmo informazioni ad un uomo di mezza età, saranno state le una di notte, in quel periodo Parigi era mezza deserta, pedoni quasi zero.

Non ricordo il nome dell'uomo, ma molto gentilmente ci accompagnò per un bel pezzo di strada e ci indicò dove si trovava l'albergo delle nostre amiche a qualche chilometro di distanza. Diciamo pure che ci ha salvato la vita, chissà dove avremmo potuto finire, vero che eravamo in quattro ma gli altri tre erano ancora minorenni, mi sentivo addosso una grande responsabilità nei loro confronti.

Quando arrivammo finalmente sotto l'albergo delle ragazze la disfatta totale, non potevano scendere e parlammo qualche minuto da sotto la finestra, arrivò il loro professore invitandole a smettere. Tristi e distrutti, dopo 3 ore di cammino, di notte, ce ne tornammo a casa parecchio amareggiati, anche perché erano state loro ad invitarci.

Al ritorno però prendemmo un taxi, eravamo troppo esausti e dispiaciuti per tornare nuovamente a piedi, con il rischio di perderci, anche se in giro magari avremmo nuovamente rivisto quell'uomo estremamente gentile che ci aveva indicato la giusta direzione. Stupefacente la gentilezza di un uomo che vede quattro ragazzini e subito si rende disponibile, ricordo che era un gran chiacchierone, ci chiese mille informazioni sul posto in cui vivevamo e cosa ci spinse a fare quell'avventura notturna, che alla fine dei conti avremmo potuto evitare, me la ricordo ancora con grande piacere.

Un'esperienza positiva e negativa allo stesso tempo, mi ha in un certo modo aiutato a crescere, sicuramente quando tornerò a Parigi di notte andrò alla ricerca di quell'uomo! Purtroppo ho soltanto questa foto dell'epoca, nella quale ci sono i miei compagni e manco soltanto io, non so chi di noi avesse la macchina fotografica, dovrò indagare per farmene dare delle altre!

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