Una sera Luca scende a buttare la spazzatura, ma quando cerca di rientrare nella sua casa, al 20° piano di un palazzone di periferia, scopre che nel suo appartamento ci abita un'altra persona e che la sua vita, come era fino a qualche momento prima, non esiste più. Cominciano da questo momento per Luca nuove ed inaspettate avventure che si mischiano ai ricordi della sua vecchia vita.

Lavoro

Entrai nella metro e scesi sulla banchina, mi sedetti su un lungo sedile e mi fermai a pensare. Passarono diversi treni prima che mi decidessi ad alzarmi e salire su una carrozza, rimasi lì, come imbambolato per un tempo che non saprei nemmeno quantificare.
Non ero poi messo così male con la chitarra, malgrado la mano che mi faceva male, i molti anni senza suonare e tutto quanto, avevo ricevuto un'offerta di lavoro dopo pochissimo tempo che avevo ricominciato, non sono mica cose che capitano a tutti, pensai. Certo non era una cosa così esaltante fare e rifare mille volte le cover di qualcun altro, però era pur sempre un modo per fare soldi e facendo anche quello che mi piaceva fare: suonare. Poi era sempre meglio che suonare in metropolitana, anche lì stavo facendo e rifacendo sempre le stesse canzoni, quindi che avevo da fare il difficile?
Decisi di tornare da Jerry, dovevo fargli vedere che avevo ripreso a suonare e che avevo addirittura ricevuto un'offerta interessante. Magari non mi avrebbe riconosciuto, ma glielo avevo promesso e intendevo mantenere la promessa. Soldi ne avevo tirati su abbastanza e un posto per dormire, per quanto non fosse di lusso, sapevo dove trovarlo.
Feci mente locale e scesi subito da quella metropolitana, per andare da Jerry dovevo tornare indietro e poi prendere un'altra linea. In poco tempo mi trovavo davanti all'ingresso della casa protetta, di nuovo. Questa volta sapevo cosa fare, entrai, salii le scale e mi trovai di nuovo di fronte all'occhialuto guardiano dell'entrata. Non stava leggendo il giornale come il giorno prima, stavolta stava proprio dormendo, gli passai davanti cercando di non far rumore per non svegliarlo e mi trovai direttamente davanti alla porta con il codice segreto. 2610. La porta si aprì con uno scatto e fui di nuovo dentro all'inferno in terra.
“Sigaretta?” Di nuovo lui, questo sta di fianco alla porta nella speranza che qualcuno gli dia una sigaretta, probabilmente è qui ventiquattro ore su ventiquattro.
Questa volta, sapendo dove andare, mi diressi senza fermarmi verso il salone in fondo al corridoio, dove avevo già incontrato Jerry e dove lo avevo aspettato con la signora di cui non sapevo nemmeno il nome. Gettai qualche rapida occhiata nelle stanze mentre ci passavo davanti e notai che erano quasi tutte vuote. Con mio grande stupore però anche il salone era praticamente vuoto, solo due carrozzelle con annessa signora ultra ottantenne malmessa e nessun altro. Provai ad avvicinarmi a una delle due per chiedere lumi su quella situazione inaspettata.
“Mi scusi signora, dove sono tutti gli altri?” Mentre chiedevo mi resi conto che la mia domanda non aveva grandi speranze di ottenere una risposta. La signora mi guardò con uno sguardo vacuo e spento, gli occhi ormai grigi per la cataratta, di me probabilmente vedeva solo un'ombra. Non so se sentì la mia domanda, se la comprese, se conosceva la risposta, so che non mi disse nulla e riuscii solo a farla agitare.

...continua

One evening Luca goes down to take out the garbage, but when he tries to return to his house, on the 20th floor of a suburban building, he discovers that another person lives in his apartment and that his life, as it was until some moment before, it no longer exists. From this moment on, new and unexpected adventures begin for Luca, which mix with the memories of his old life.

Job

I entered the subway and got out on the platform, sat down on a long seat and stopped to think. Several trains passed before I decided to get up and get on a carriage, I remained there, as if dazed for a time that I could not even quantify.
I was not so bad with the guitar, despite the hand that hurt me, the many years without playing and all, I had received a job offer after a very short time that I had started again, they are not things that happen to everyone, I thought. Of course it wasn't such an exciting thing to do and re-cover someone else's covers a thousand times, but it was still a way to make money and also doing what I liked to do: play. Then it was always better than playing on the subway, even there I was always doing and repeating the same songs, so that I had to be difficult?
I decided to go back to Jerry, I had to show him that I had resumed playing and that I had even received an interesting offer. He might not have recognized me, but I promised him and I intended to keep the promise. I had raised enough money and a place to sleep, although it was not luxurious, I knew where to find it.
I made up my mind and immediately got off that subway, to go to Jerry's I had to go back and then take another line. In a short time I was standing in front of the entrance to the protected house, again. This time I knew what to do, I went in, climbed the stairs and found myself again in front of the bespectacled guardian of the entrance. He wasn't reading the newspaper like the day before, this time he was really sleeping, I passed him trying not to make a noise so as not to wake him up and I found myself directly in front of the door with the secret code. 2610. The door snapped open and I was back into hell on earth.
""Cigarette?"" He again, this one stands by the door in the hope that someone will give him a cigarette, he is probably here twenty-four hours a day.
This time, knowing where to go, I walked without stopping to the hall at the end of the corridor, where I had already met Jerry and where I had waited for him with the lady whose name I didn't even know. I glanced quickly around the rooms as I passed them and noticed that they were almost all empty. To my amazement, however, the hall was also practically empty, only two wheelchairs with an attached ultra-eighty-year-old lady in a shabby state and no one else. I tried to approach one of the two to ask for information on that unexpected situation.
""Excuse me ma'am, where are all the others?"" As I asked, I realized that my question had no high hopes of getting an answer. The lady looked at me with a vacant and dull look, her eyes now gray with cataracts, she probably saw only a shadow of me. I don't know if she heard my question, if she understood it, if she knew the answer, I know she didn't say anything to me and I just managed to get her upset.

......to be continued