RE: A day at the Central State Archives in Rome!- Una giornata all'Archivio Centrale dello Stato a Roma [ENG/ITA]

Certo che te lo spiego, lo faccio senza scendere troppo nei dettagli altrimenti mi servirebbero 2 pagine ahah

In sostanza durante il Ventennio Fascista, precisamente nel 1926, fu approvata una legge, che rientrava nella macro categoria del decreto leggi per la difesa dello Stato, che prevedeva l'assegnazione al confino di Polizia per oppositori politici e non solo. Era una misura strettamente repressiva, anche se durante il fascismo era preventiva perchè non puniva un reato ma puniva l'intenzione di voler o poter forse commettere un reato. Molti furono colpiti da questa legge: oppositori politici in primis ( politici di professione), oppositori politici che erano sostanzialmente gente comune che magari avevano pronunciato qualche frase "ingiuriosa" nei confronti del duce o del regime e che era stato denunciato alla polizia, oppure semplici delinquenti comuni che però venivano definiti "incorreggibili".

Il provvedimento prevedeva il confino, appunto, per una durata minima di 1 anno e massima di 5 anni in alcune località precise. Di solite le colonie di confino erano costruite nelle isole, ad esempio Ponza o Lipari. Nelle colonie venivano mandati i veri oppositori politici: comunisti, socialisti, e via dicendo. L'obbiettivo era quello di isolare il confinato e non permettergli di entrare a contatto con la popolazione locale. L'isola era perfetta.

Successivamente, per oppositori politici accusati di reati minori e per criminali comuni, vennero scelte altre destinazioni che erano definite "di terra". Erano scelti piccoli paesini dell'entroterra, soprattutto al sud italia, dove il confinato non avrebbe potuto/dovuto stabilire contatti con la popolazione locale e non avrebbe potuto quindi continuare a svolgere attività di propaganda contraria al regime.

Uso il condizionale perchè in molti casi non è stato così.

Le colonie di confino nelle isole erano veri e propri inferni, quelle nel'entroterra erano leggermente più vivibili perchè c'erano pochi posti a disposizione, a differenza delle isole che prevedevano anche 100/200 posti per confinati e somigliavano quasi a un carcere.

La taglio qui perchè ci sarebbe tanto da dire, ti lascio un esempio che magari ti aiuta a capire e puoi facilmente trovare in giro: Carlo Levi. Fu confinato in Basilicata, successivamente pubblica il "Cristo s'è fermato ad Eboli". Non so se lo hai letto o meno, ma è ultra consigliato.

Spero di essere stato non banale e soprattutto esaustivo, anche se la risposta è "molto breve". Un saluto, ah se hai qualche domanda chiedi pure ahah