Viaggi (parte 13)

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Il deserto che incontriamo per strada un po’ come quello che incontriamo nella vita, arriva piano piano.
C’infiliamo dentro alle Gorges du Ziz, un canyon che serpeggia profondo e scava col suo fiume linee sedimentarie di ere geologiche vicine al paleozoico. Il deserto è anche un luogo dove sembra che il tempo si sia fermato o forse dove il tempo non è mai arrivato.
Attraversiamo Ksar-es-Souk, una città militare di frontiera che, esiste perché dietro al deserto non c’è soltanto l’ignoto ma l’Algeria un tempo nemica. Nella piccola oasi di Erfoud, tutto diventa europeo. Il contrasto con il paesaggio precedente è forte, sembra di essere in Svizzera. I cedri del Libano assomigliano agli alberi aghifoglie delle foreste alpine. Ci congratuliamo con un ragazzo che indossa la maglietta di Esposito, un giocatore di basket della squadra italiana.
Ai confini di quell’oasi, dove il paesaggio assomiglia ai boschi della Toscana meridionale, incontriamo delle simpatiche creature che si arrampicano sugli alberi e che per poco, non centrano le nostre teste con la gittata della loro pipì mentre cerchiamo di fargli una foto. Il gruppetto di scimmie ci guarda con un’aria superiore, sanno che non riusciremo mai ad acchiapparle. Arriviamo a Merzouga, ultima città prima che finisca la strada. Ci fermiamo in una taverna dove tutti conoscono Fox e nella quale si mangia benissimo. Per Fox questa città
segna il confine del deserto. Il confine del deserto non ha dogane è una linea immaginaria che per me, abbiamo varcato ormai da 300 km.
Capita nella vita di un essere umano d’incontrare il deserto interiore almeno una volta nella vita. Quello che fa paura è l’immagine che se ne ha da fuori. Vuoto. Niente. Soli. Solitudine. Silenzio. Allora cerchiamo qualsiasi compromesso o sotterfugio pur di non sentirci abbandonati, soli. Lottiamo con tutte le nostre forze per non finirci. Accettiamo sopprusi, talvolta dipendenze, offese. Ma cosa è questo deserto interiore? Scopriamolo insieme.
Riprendiamo il cammino. Dopo una ventina di km la strada finisce, senza avvertimenti né cartelli segnaletici, comincia la pista del deserto.
Una pettinata di linee parallele sulla terra desertica, sulle quali le auto che le percorrono sollevano una quantità incredibile di polvere. Con la nostra 205 non siamo da meno. Percorriamo gli 80 km che ci separano.....

Pagina 74 - to be continued

The song for this page of the book

Let's sail together is well suited to these pages. The parody of life in which we go through many different moods, situations, environments to ultimately understand who we are. In the desert we would have discovered who we are, we sail together, but everyone has their own personal destination.

La canzone per questa pagina del libro

Navighiamo insieme si adatta bene a queste pagine. La parodia della vita nella quale attraversiamo tanti diversi stati d'animo, situazioni, ambienti per in fondo capire chi siamo noi. Nel deserto avremmo scoperto chi siamo, navighiamo insieme ma ognuno ha la proria personale meta.

Immagine per questa pagina del libro

Immagine generata con dall-e

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The story [Ita]

You have just read a page from my story as an Italian romantic songwriter. This story is the tale of a boy, between 1998 and 2002, riding in his LPG SW Regatta. It is now also translated into English and I add half a page to tell the connection after 20 years with life now.

One song per page

At the time there were only about ten Regata Collective songs, now there are at least 400 posted on you tube. So each page will be accompanied by a song lasting about as long as it takes to read the page.

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La storia [Ita]

Hai appena letto una pagina della mia storia di italian romantic songwriter. Questa storia è il racconto di un ragazzo, tra il 1998 e il 2002, a cavallo della sua Regata SW a gpl. Adesso è tradotta anche in Inglese e aggiungo mezza pagina per raccontare il legame dopo 20 anni con la vita di adesso.

Una canzone per pagina

All'epoca le canzoni dei Regata Collective erano appena una decina, adesso che ce ne sono almeno 400 pubblicate su you tube. Quindi ogni pagina sarà accompagnata da una canzone della durata più o meno del tempo che serve per leggere la pagina.

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