Che bell'anniversario di merda... - 5° puntata

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Dopo una domenica sera di cui non ricordo nulla di particolare, con il mio racconto salto al lunedì pomeriggio, quando mi vedo arrivare lei in negozio, un fatto assolutamente normale, in quanto veniva abbastanza spesso a trovarmi, anche per dare una mano nella sua sistemazione...

La cosa insolita fu che come mossa immediata, ancor prima di salutarmi dandomi un bel bacio, fu quella di mettere mano in tasca e tirare fuori dei soldi, dicendomi che erano di sua sorella e del suo ragazzo, per la merce che avevano acquistato nell'ingrosso di abbigliamento del giorno precedente, la merce era stata logicamente fatturata a me, ma c'era tempo per il suo pagamento...

"Ma ancora la devo pagare, perché la salderò alla fine di questa settimana oppure ai primi della prossima, al passaggio del rappresentante in negozio, che fretta c'era?!?!", ribattei io vedendo la sua mano che metteva i soldi sul bancone...

"No no, quando una cosa va fatta, va fatta...", rimbeccò lei, così dicendo spinge i soldi verso me, intimandomi di metterli in cassa...

Strano pensai, certo, era una ragazza molto precisa e scrupolosa, al limite del rompipalle, a volte, poteva anche rientrare nell'apparente normalità questo fatto, ma avevo ancora un vago sentore di un qualcosa di non perfettamente rispondente a un concetto di relativa armonia in una coppia, per cui provai a darle un bacio, sentii del trasporto da parte sua a fino a un certo livello, nulla di più di una limonata ma con quel minimo indispensabile per non essere un pezzo di legno, non so se ho reso sufficientemente l'idea...

La sera altro passaggio molto piatto e anonimo, non si sentiva bene, mi disse che stava aspettando l'arrivo delle mestruazioni, lei stava più male prima che durante il ciclo, volli credere a quanto mi stava dicendo, non avevo grandi motivi, in fondo, per non crederle, ma un primo, lontanissimo campanello d'allarme stava suonando, ma non volevo assolutamente prestarvi attenzione...

Il martedì pomeriggio il negozio era chiuso per turno, bello, c'era anche la festività di mercoledì 1° novembre quell'anno, per cui era un mini-ponte, ero tutto contento di passarlo con la mia ragazza, andammo in un paio di agenzie immobiliari per vedere qualche appartamento in vendita, rammento solamente un paio di mie occhiate, a lei indirizzate, per qualche risposta non proprio simpatica, anche in questo caso volli ammucchiarla con quel cazzo di mestruazioni in arrivo...

Andammo in una pizzeria, per soddisfare la reciproca passione per quel cibo divino, qualche battuta, qualche impressione su quanto avevamo visto nelle agenzie immobiliari del pomeriggio, poi l'accompagnai a casa, mi chiese la cortesia di lasciarla andare, voleva andare a riposare subito, ci saremmo visti la mattinata seguente, per andare a messa...

Non ho mai fatto salti di gioia per andare a messa, ma con lei o quella minestra o nulla, nel senso che lei andava a messa per le ricorrenze, domeniche e festività religiose, per cui il 1° novembre era tassativo andarci, visto il periodo particolare che stavo vivendo non facevo obiezione più di tanto, il problema è che avevamo pure la piattola attaccata ai coglioni dietro insieme a noi, sua madre, per la quale lei chiese preventivamente se ci fossero problemi per portarla con noi a messa...

Potevo forse oppormi?? Era chiaramente una domanda retorica, dovevo portarmela dietro, altro particolare del cazzo la vecchia rompicazzo si mise in mezzo tra noi, nella panca in chiesa, in quest'ottica il tutto mi risultò ancora più insopportabile...

Con i coglioni fumanti, uscimmo finalmente dalla chiesa, non vedevo l'ora di accompagnare la cagacazzi a casa per rimanere un po' solo con lei, la mia ragazza, quando successe un vero casino, un imprevisto...

Nel breve tragitto tra la chiesa e la loro abitazione c'era un rettilineo, nel mezzo del quale era presente un posto di blocco dei Carabinieri, composto da 3 unità, un coglione, perché questo era il suo appellativo a voler essere gentile, teneva il mitra in dotazione puntato contro le vetture che passavano in strada...

Vedermi quell'arma puntata simbolica contro la faccia mi si chiuse letteralmente la vena, e sbroccai pubblicamente...

"Pezzo di merda di una testa di cazzo, te lo meriterei nel culo quel mitra, imbecille di merda, sarà il modo di comportarsi, magari non hai neanche la sicura, puttana di quella troia che ti ha fatto!!"

Non l'avessi mai detto, la mia ragazza, con un tono di voce basso ma incredibilmente potente, mi diede una di quella randellate che me la ricordo ancora perfettamente...

"Adesso te ne vai a casa, bestia che non sei altro, così impari a comportarti a modo, e ci rimani anche oggi pomeriggio a riflettere, perché non ti voglio assolutamente vedere perché sei stato un animale, un maiale che ha vomitato fuori tutta la bestialità che ha dentro, vergognati e vattene a casa immediatamente!!!"

Così fu, ci sentimmo per telefono nel pomeriggio successivo, giovedì 2 novembre...

Continua...