Io e la velocità - 37° puntata

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Immagine CC0 creative commons

Con una moto del genere, l'antica passione per la ricerca della massima prestazione non poteva saltare fuori prepotentemente, ma c'erano delle problematiche di ordine pratico, da superare, per conseguire quel risultato, in quanto in questo specifico caso si parlava di velocità assolutamente fuori dall'ordinario, perché la mia Suzuki, già nella versione rigorosamente di serie, andava veramente forte...

Quel modello, come da prova su strada che visionai, aveva raggiunto una velocità di picco di poco superiore ai 285 km/h, che all'epoca era una top prestazione, in quanto le moto che passavano i 300 km/h si contavano sulla punta delle dita, ma si stava parlando di una versione standard, la mia Suzuki aveva subito delle piccole modifiche a livello motoristico, e soprattutto montata uno scarico di quelli fotonici, gli originari 151 CV salivano tranquillamente a 160, forse addirittura 170 (volevo portarla in un istituto per la misurazione della potenza effettiva alla ruota), per cui non si capiva fino a che livello si poteva spingere, ipotizzare una velocità superiore ai 300 km/h era molto probabile...

Un bel giorno presi da decisione di andare a fare un giro in autostrada, con l'ambizione di voler tentare di farle toccare il suo picco velocistico...

Dopo una decina di km, dal casello successivo l'autostrada diventava a 3 corsie, per cui era arrivato il momento di aprire il gas, compatibilmente con il traffico presente in quel tratto di strada...

Fino ai 200 km/h non c'erano problemi, sembrava quasi di essere fermi, da quanta era alta la sensazione di sicurezza che quella moto riusciva a trasmettere, durante quel tentativo una Lancia Thema mi arrivò alle spalle, dandomi un lampeggio con gli abbaglianti, guardai quella sagoma molto vicina, avevo una vettura davanti a me, che mi impediva di spalancare il gas, nel tentativo di vedere meglio le vetture che mi seguivano, staccai la mana sinistra dal manubrio, per andare a regolare manualmente lo specchietto...

La mano, come uscii dalla protezione aerodinamica che il cupolino garantiva, venne scaraventata mezzo metro indietro, non mi rendevo conto della velocità che stavamo tenendo, gettando uno sguardo al tachigrafo, indicava 190 km/h, ed ero a pochissimi metri dalla vettura che mi precedeva, diedi un paio di prolungate lampeggiate all'automobile che mi sbarrava il passo, come ebbi strada libera via, alla ricerca della velocità di punta...

Fino ai 200 km/h era tutto normale, tutto gestibile, tutto controllabile senza grossi problemi, quando l'ago del contachilometri superava quella soglia, si entrava in una nuova dimensione, del tutto particolare...

Continua...



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Questo post non è stato modificato, qui i tuoi ricordi ti fanno andare più tranquillo :)
Un abbraccio e ti auguro una buona giornata

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