Mai dire mai... - 2° parte

Riprendo a giocare, sembrava ieri che avessi fatto l'ultima partita, non c'è nulla da fare, io e il poker in generale andiamo d'amore e d'accordo, certo, ho chiuso, chiudo e chiuderò delle sessioni di gioco con un'amarezza difficilmente riscontrabile in alcuni frangenti, ma certamente riesco a ricavare, in contropartita, grandi soddisfazioni di varia natura che nessun altro gioco è in grado di darmi, neanche lontanamente, questa piccola serie di post è appunto dedicata a una specie di percorso, che si è perfezionamento meravigliosamente qualche giorno fa, ma non voglio spoilerarvi più di tanto, per cui riprendo subito il racconto dal punto in cui l'ho interrotto...

Stavo appunto dicendo che ho ripreso a giocare da qualche mese, l'unico lato negativo di tutta questa storia è il grande dispendio di energie psichiche, che questo gioco mi richiede, per rendere al massimo delle mie potenzialità pokeristiche è come se impiegassi una potenza cerebrale fuori dal normale, io vado bene, anzi, benissimo quando entro dentro al gioco, cioè quando sono completamente immerso nella partita che sto facendo, senza elementi di disturbo esterni, che possono essere di vario genere, dalla mia compagna che mi chiede delle cose, dalla televisione, passando, perché no, dalla stesura di un post, che mi richiede un minimo di concentrazione, fatto che inevitabilmente toglie attenzione dalla partita che sto facendo on-line, la differenza principale fra questa versione di mad-runner e quella precedente, quella per intenderci pre-2016 è costituita principalmente nella diversa quantità di tornei che faccio contemporaneamente, in passato la media di tavoli aperti a inizio serata di gioco erano quasi sempre 6, adesso rarissimamente faccio 2 tornei insieme, è accaduto pochissime volte, preferisco un solo evento per volta, in modo tale che se avessi bisogno di passare il torneo sullo smartphone non corro il rischio che il server di gioco mi passi da un tavolo all'altro senza un mio comando, è già successo e può avere delle conseguenze poco simpatiche davvero, a differenza del gioco tramite computer dove i tornei sono tutti allineati uno a fianco dell'altro...

I primi risultati non hanno tardato ad arrivare, quello che mi fa molto piacere riscontrare è una buona percentuale di tornei conclusi a premio, praticamente non passa sera che non riesca a ottenere un piazzamento tra le posizioni pagate, intendiamoci subito, questo non vuol dire che vinco sempre, assolutamente, anche in considerazione del fatto che le mie sessioni di gioco pokeristico sono spesso intervallate da scommesse su eventi sportivi, ma a parte un fortunatissimo caso che vi citerò a breve, le scommesse prima le abbandono e meglio è, in quanto un conto sono i tornei di poker, un conto sono le scommesse, due cose nettamente diverse, anche se utilizzabili in contemporanea in siti quali ad esempio Pokerstars, dove solitamente gioco perché, semplicemente, è il migliore per quello che riguarda l'afflusso di giocatori e la quantità di tornei proposti giornalmente...

Continua...