Mai dire mai... - 6° parte

Procedendo nel racconto e nel torneo, a un certo punto ero ancora dentro ma ero pure terribilmente corto, nel senso che ero costantemente tra gli ultimi in quanto a quantità di stake di fiches, a 30 left mi trovato intorno alla 27°, 28° posizione, ci sono momenti, che sembrano interminabili, in cui non viene eliminato nessuno, e si creano come dei bugs mentali (avrò detto giusto?!?!) per i quali ci si convince che, inevitabilmente, il prossimo eliminato sarai proprio tu, in questo caso io, ma cercai di rimandare al mittente sticazzi di pensieri auto-distruttivi e auto-lesionisti di merda, confidando in un qualcosa di diverso...

Finalmente ci fu un'altra mini-serie di eliminati, di cui uno lo sbatterei fuori io, in maniera piuttosto allucinante, in quanto ci ritrovammo dentro a un piatto addirittura in 5, a parte un giocatore con una stake molto basso, io ero quello messo peggio, ci fu una serie di check, senza rilanci, avevo semplicemente legato un 9, avendo una coppia di 9 in mano, ma in tavola c'erano ben 2 carte superiori (mi sembra un K e una Q), quando vidi le fiches che si direzionavano verso me fu una gradevolissima sorpresa, perché mi ritrovai verso la 15° posizione, con 21 giocatori rimasti, e mi ero pure aggiudicato la taglia di quel giocatore, una decina di euro, che si andavano ad aggiungere alle cifre che mi ero già accaparrato, poco più di 50 euro fino a quel momento, non era male davvero, anche se il sogno era il tavolo finale, che non era poi così distante, ma dovevo ancora remare di brutto, di insidie ce n'erano parecchie...

Un'altra accelerata, e nuovamente elimino un altro giocatore, altri 20 euro circa che aumentavano fino a quasi 100 euro la mia vincita fino a quel momento, l'appetito vien mangiando, la 1° piazza di quel torneo valeva ben 1,300 euro, tanti, che avrebbero risolto alcuni problemi correnti, la mia concentrazione era alle stelle, non volevo mollare a tutti i costi, arrivammo a 2 soli tavoli, tra la 10° e la 12° posizione oscillava il mio quantitativo di stake...

Altri momenti di tensione, un altro blocco, nel senso che nessuno veniva eliminato, ma ormai eravamo rimasti in 12, altri 3 e ci sarebbe stato il tavolo finale, ero 8°, ci poteva stare, ma in questi casi ci si trova davanti a una sorta di bivio, se attaccare o meno il board, nel senso che se si attacca si rischia maggiormente di uscire dal torneo (visto e considerato che non ero uno dei top-stakers), ma rimanere passivi ugualmente non era il massimo della vita, perché le puntate obbligatorie, tra ante e small e big blind contribuivano a rendere difficoltosa la mia permanenza dentro al torneo...

Continua...