Una Pasquetta fuori... - 3° parte

Dimenticavo di dirvi, il pessimismo cronico che ogni tanto attraversa la persona che vive con me, alias la mia compagna, si è puntualmente e costantemente manifestato con quelle che io definisco come frasi portasfiga, del tipo tanto non troviamo nulla, tanto non c'è più posto, tanto questo, tanto quello, e via discorrendo, noi, essendo partiti in fortissimo ritardo su una ipotetica tabella di marcia, non avremmo, ad esempio, mai trovato un posto dove pranzare il giorno di Pasqua (lo stesso dicasi per il pranzo della Pasquetta)...

Ritorno un attimo indietro con i discorsi, la mattina di Pasqua, poco prima di partire alla volta di Bagno di Romagna (avevamo fissato il check-in tra le 15 e le 16 del giorno di Pasqua), inizio a guardare in giro, in qua e in là, alla ricerca di un locale che avesse un tavolo libero, vedo il 1° di una lista di 10 locali selezionati, non ricordo bene se fosse TripAdvisor, guardo un po' le recensioni, e decido di provare a dare un colpo di telefono, e il gufo...

"Tanto non c'è posto, prova, prova, ma vedrai..."

Che portasfiga del cazzo, che gufata di merda, chiamo, mi risponde una signora, faccio la mia richiesta, la sua risposta...

"Lei non ci crederà, ma mi hanno disdetto un tavolo poco fa perché il bambino ha la febbre, è proprio fortunato, per cui se vuole ho un tavolo libero..."

"Preso, è il mio, ecco i miei riferimenti, ci vediamo verso l'una, grazie mille..."

Le ho fatto una lingua che arrivava ai miei piedi, non senza aver sottolineata che è una sfigata di 1° categoria, negativa al massimo, per cui via, partiamo verso questo locale, avevamo un piccolo margine di tempo a nostra disposizione, su un ipotetico tragitto temporale, per cui arriviamo senza problemi al ristorante, un piccolo agriturismo caratteristico poco fuori della città di Forlì, sull'entroterra, non troppo distante da Bagno di Romagna, eravamo pochissimi tavoli, 6 in tutto, per cui la mia è stata proprio un'autentica botta di culo, perché disdire un tavolo su 6 disponibili ci vuole proprio una chiappa d'oro...

Abbiamo pranzato, mangiato bene, cose salutari con cucina tipica delle nostre parti, digestivo e via, verso l'hotel, non c'era un parcheggio privato, altra paranoia, perché la nostra vettura (ma più sua che mia, visto e considerato la cura maniacale...) sarebbe rimasta in strada...

"E' la prima volta che succede, dai, deve stare in strada, uuhhh, e se le capita qualcosa?!?!"

"Se le capita qualcosa, ti ricordo che è coperta per 3 anni praticamente contro qualsiasi evento che le possa succedere, anzi, lei è molto più tutelata rispetto a noi, che sì e no abbiamo uno straccio di assicurazione per puro caso..."

Continua...