Vita da bar - 2° puntata

Guarda, per farti capire quanto io sia timido, ti voglio raccontare un fatto, che accade qui o meno quando tu ancora non camminavi, o giù di lì, ero poco più che ventenne, c'era una ragazza che mi piaceva e mi dicevano che io piacevo a lei, io era timido e impacciato con le donne, non che adesso sia cambiato molto, mi vedi sciolto e slegato per trattare certi argomenti, ma se c'era confidenza e interazione è un discorso, se devo creare un qualcosa, anche semplicemente a livello di amicizia, il discorso cambia, ogni tanto anche adesso qualche sega mentale me la faccio ancora, creandomi fantasmi e scrupoli che non avrebbero diversamente ragione di esistere...

Tornando al racconto, una sera finalmente riesco a fissare un appuntamento con questa ragazza, una fatica che non ti dico, spronato da un mio amico, che era fidanzato con la più cara amica di questa ragazza, lui spingeva me e la sua ragazza spingeva la sua amica, affinché uscissimo insieme, tutti e due eravamo interessanti reciprocamente all'altra parte, ma io il primo passo non lo facevo, per cui questa ragazza, stanca della mia passività, mi chiese se volessimo andare a vedere un film, ero felicissimo e risposi immediatamente sì, dopo cena, poco prima della 2° visione, ero andato a prenderla sotto casa sua...

Suono il campanello e tempo un paio di minuti la vedo uscire dal portone di casa, come la vedo, immediatamente qualcuno si è svegliato, e non si è più addormentato per tutto il tempo che siamo stati insieme quella sera, se non per pochi momenti (forse), era uno spettacolo...

Mora, non era alta, ma aveva messo un discreto tacco, scarpe nere lucide, una mini di velluto nero da urlo, la parte sopra la ricordo poco, perché ero molto più attento alla parte sotto...

Le aprò la portiera, galantemente, dandole un bacetto sulla guancia, lei, stanca della mia lentezza, dopo aver ricambiato il bacetto sull'altra guancia, appoggia le labbra sulle mie, guardandomi intensamente negli occhi, cercai di fare l'uomo ma la terra mi tremava sotto ai piedi...

Salendo in macchina, tirò su maliziosamente la mini fino alla visione della calza autoreggente che faceva bella mostra di sé adornando quelle gambe che desideravo ardentemente toccare, ma la mia timidezza vinceva sempre, per cui mi limitai a salire in macchina e andare verso il cinema, ogni tanto, con fare apparentemente disinvolto, buttavo un occhio verso lei, guardandole le gambe, lei successivamente mi disse che notava tutto quanto e godeva da matti di questo fatto, in poche parole, me la stava sbattendo in faccia ma la mia timidezza ma eccitava ancora di più...

Se anche mi dai un milione di euro se mi ricordo il titolo del film che andammo a vedere, io non lo so, del film avrò visto qualche fotogramma o poco più, anche considerando il fatto che il film, volutamente, lo aveva scelto lei, un qualcosa di palloso, che aveva attirato non più di una decina di persone in sala, entrammo nel cinema andando a scegliere l'ultima fila (le scelse lei, tanto per cambiare), mi precedeva nella risalita degli scalini, sbattendo in faccia il suo culetto perché il giubbotto che indossava era stroncato (ma guarda caso), qualcuno mi diceva intimamente di liberarlo, che non stava più nelle pelle, ma ero eccitatissimo e imbarazzato al tempo stesso...

Mi accomodammo nell'ultima fila, le persone più vicine che avevamo erano distanti almeno una decina di metri da noi, tra il caldo della sala e quello che provavo, ero minimo bordeaux, se non viola, in viso, rimasi praticamente con la maglietta, liberandomi del maglione che portavo, lei prese la palla al balzo e fece altrettanto, ma il colmo fu quando mi disse...

"Scusami, ho bisogno di sistemare un po' le calze...", e con arrapante lentezza tirò su la mini fino alle mutandine...

Non sapevo che cazzo fare, bollivo in faccia, avrei voluto baciarla ma ero paralizzato, sentivo che stavo facendo una figura di merda perché voleva guardarla ma non volevo fare la figura del porcello, se non la guardavo magari poteva pensare che non mi interessava, rimasi imbambolato così, sulla sua frase, leggermente girato verso lei, finché riuscii a guardare nella direzione che più volevo, la zona centrale, non so quale incredibile forza mi spinse a cercare la sua mano per accarezzarla e guardarla negli occhi, era il mio segnale, lei non aspettava altro, appoggiò una mano sulla patta dei miei pantaloni e ci regalammo qualche istante di reciproco piacere, con buona pace dei pochi spettatori, dall'eccitazione che viaggia nell'ambiente, raggiungemmo il top in brevissimo tempo, subito dopo, lei, con voce ancora roca, mi sussurrò all'orecchio...

"Ma cosa volevi, che ti dicessi chiaro e tondo di tirarlo fuori??"

Questo per dirti quando sia imbranato, dubbioso e timido con le donne, un po' di cose sono effettivamente cambiate con il tempo, ma l'impianto della mia persona, più o meno, è questo...

Cazzo che commento lungo!!!

!PGM
!PIZZA

Eccolo... Il mio timidone...lo stavo aspettando 🤣🤣🤣

Carissimo amico mio, parole sacrosante, il culo di una donna a me fa impazzire...

!PGM
!BEER

E tu sei sempre troppo gentile nei miei confronti...

!PGM
!LOLZ