"People who are sad can be recognized. They are the ones who, for a moment, talk excessively, say endless nonsense; then the next moment, you see them staring into emptiness, in silence, their gaze lost, their mind who knows where."
(Anonymous)

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Saturday, we stepped into the weekend with a heavy heart, and it's one of those days when sadness overwhelms you.

It might be the same for Reny, but she is strong and doesn't show anything.

Tonight, we'll try to relax a bit, maybe watch something on TV to distract ourselves and try to quiet the mind.

I confess that I'm already quite tired, not getting a wink of sleep at night; the strange thing is that despite the fatigue, I just can't fall asleep.

Maybe because as soon as I close my eyes, I see too many things, practically all beautiful, but I also see something ugly that I never want to see again, so in the end, I try to keep my eyes open.

Actually, it's not that I consciously try to stay awake to avoid recalling images and sensations; it's just something my body and mind do; I don't quite understand if it's a form of defense, but sooner or later, I will collapse and fall asleep.

When it crosses my mind that I have to go back to work on Monday, the discouragement hits even harder; I have to work harder and more productively to get rid of this pain in the neck.
The mere thought of having to talk to someone, listen to someone, or maybe even endure the tantrums of someone who has no idea what it means to run a business productively drives my gastritis to alarming levels.

Speaking of gastritis...

At the moment, the only people I want to talk to are Reny, Samuele, and my parents; I make a small exception to this rule for my Avisina family, they know me and understand me, they know how to talk to me and, most importantly, when to speak and when to stay silent.

One could argue that I can't spend all my time at home, mostly in silence... well, regarding myself, it would be an incorrect argument.
I could easily go through life without stepping beyond the gates of our little villa, except to go grocery shopping and visit my mother and father; likewise, I could easily go through life talking only to my wife and, in the future, to my son, spending the rest of the time in silence.

As I see it, silence is golden, it relaxes, it is meditative, it is even healing.

Of course, I could do all this if I didn't have to go out and earn money for survival, but trust me, I'll get there.

I believe that true freedom is precisely that, being able to stay at home or go out when you prefer, leave when you want, take time for yourself when you're sad, when you're suffering. Freedom is having full control over all your time and being able to utilize it in the best way you see fit, doing what makes you feel good, and in case you're feeling down, allowing yourself the luxury of suffering without any employer bothering you.

This, among others, is for me a definition of freedom, and you'll see that I will make it not just words but something concrete.

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Well, in the past few days, I've written really lengthy posts, but today I'll stop here; there are many things running through my mind, and I could write ten thousand words without much effort. However, when you're sad, even though you have many things to say, you simply don't feel like talking... today is one of those days.

Hug You!

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"Yes, I too was born among men. I had never seen the Jungle. They passed me food from behind bars in an iron container until one night I felt that I was Bagheera, the Panther, and not a plaything for men. I broke the stupid lock with a swipe of my paw and left. And since I had learned the tricks of men, in the Jungle, I became more terrible than Shere Khan."

Le persone tristi si riconoscono. Sono quelle che per un attimo parlano, straparlano, dicono cazzate infinite; poi l’attimo dopo le vedi fissare il vuoto, in silenzio, lo sguardo perso, la mente chissà dove.
(Anonimo)

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Sabato, siamo entrati a piedi uniti nel fine settimana ed è uno di quelli in cui la tristezza Ti assale.

Sarà così anche per Reny ma lei è forte e non fa notare nulla.

Stasera proveremo a rilassarci un po', magari guarderemo qualcosa in TV per distrarci e provare a spegnere la mente.

Ti confesso che io sono già bello stanco, la notte non sto chiudendo occhio; la cosa strana è che nonostante la stanchezza non riesca proprio ad addormentarmi.

Forse perché appena chiudo gli occhi rivedo tante troppe cose, tutte praticamente belle, ma ne vedo anche una brutta che non vorrei mai rivedere quindi alla fine cerco di tenere gli occhi aperti.

In realtà non è che cerchi di restare sveglio volontariamente per non rievocare immagini e sensazioni, semplicemente è qualcosa che fa il mio corpo e la mia mente; non capisco bene se sia una forma di difesa, fatto sta che prima o dopo crollerò e mi addormenterò.

Quando mi torna in mente che lunedì dovrò tornare al lavoro mi prende ancora di più lo sconforto; devo lavorare di più e in maniera più produttiva per levarmi di torno questo rompimento di palle.
Il solo pensiero di dover parlare con qualcuno, dar retta a qualcuno o magari addirittura sopportare le sfuriate di qualcuno che non ha nemmeno l'idea di cosa voglia dire portare avanti una attività in maniera produttiva fa raggiungere alla mia gastrite livelli davvero allarmanti

A proposito di gastrite...

Al momento le uniche persone con la quale desidero parlare sono Reny, Samuele e i miei genitori; a questa regola faccio una piccola eccezione per la mia famiglia avisina, loro mi conoscono e mi capiscono sanno come parlarmi e soprattutto quando farlo e quando invece stare in silenzio.

Mi si potrà portare l'appunto che non posso certo passare il tempo a casa, per lo più in silenzio... beh, semplicemente per quel che riguarda la mia persona sarebbe un appunto sbagliato.
Riuscire tranquillamente a passare la vita senza varcare i cancelli della nostra villetta se non per uscire a fare la spesa e per andare a trovare mia Madre e mio Padre; alla stessa maniera riuscirei tranquillamente a passare la vita parlando solo con mia Moglie e in futuro con mio Figlio passando il resto del tempo nel silenzio.

Per come la vedo io il silenzio è d'oro, rilassa, è meditativo, è addirittura curativo.

Ovviamente potrei afre tutto questo se non dovessi uscire a procacciare denari per la sopravvivenza, ma fidati, ci arriverò.

Credo che la vera libertà sia data proprio da questo, dal poter stare a casa o uscire quando preferisci, dal partire quando vuoi, dal poterti prendere del tempo quando sei triste, quando soffri, la libertà è avere il pieno controllo di tutto il Tuo tempo e di poterlo sfruttare come credi sia meglio, facendo ciò che Ti fa stare bene e, nel caso Tu stia male, potendo concederti il lusso di soffrire senza che nessun datore di lavoro Ti rompa i coglioni.

Questa, tra le altre, è per me una definizione di libertà e vedrai che riuscirà a renderla per me non solo delle parole ma qualcosa di concreto.

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Bene negli ultimi giorni ho scritto davvero dei post chilometrici, per oggi invece mi fermerò qui; le cose che mi passano per la testa sono tante e potrei scrivere diecimila parole senza fare troppa fatica; quando sei triste però, anche se avresti tante cose da dire, semplicemente non hai voglia di parlare... oggi è uno di quei giorni.

Ti Abbraccio!

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“Sì, anch'io nacqui tra gli uomini. Non avevo mai visto la Giungla. Mi passavano il cibo da dietro le sbarre in un recipiente di ferro finché una notte sentii che ero Bagheera, la Pantera, e non un giocattolo per gli uomini, e spezzai la stupida serratura con una zampata e me ne andai; e poiché avevo imparato le astuzie degli uomini, nella Giungla divenni più terribile di Shere Khan.”

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English is not my first language but I try, please forgive any errors.