Chiediti dove sei ogni tanto, anzi spesso.

Quando ti accorgi che non esisti.

Partirei subito con un pezzo di un brano dei ' dinamida ' e cioè la mia band.

Le autocitazioni sono spesso utilizzate da noi egocentrici per rafforzare quelle che sono le nostre percezioni di noi stessi.

Come se ci fosse bisogno di rafforzare la mia percezione di me stesso.

Parliamone.

Ma detto questo il passo fondamentale è questo.

Un giorno ti accorgi che
Non esiste più tempo per te
C'è sempre qualcosa o qualcuno
Che ti vuole per se
E sai che non puoi deludere.

Ecco il passo che più mi rappresenta in questo periodo.
Ah... se vi interessa il brano completo e vi interessa ascoltarlo vi metto di seguito il link di YouTube, così vi fate un idea.

Ecco.

Ma detto questo, la domanda che mi pongo spesso in questo periodo dell'anno è

• ma io in tutto questo... dove sono?

Il lavoro in questa fase dell'anno è tanto, troppo, si... troppo e confusionato, tutti che chiedono udienza e subito tra l'altro.

In ufficio a volte manco mi salutano quando entro...

• aaahhhhhh sei arrivato... hai 14.000 chiamate da fare.

Intanto mentre cerchi di capire come smazzare i problemi il telefono squilla e devi pensare anche a quelli di problemi ( quelli nuovi ).

I ragazzi in giro che cercano aiuto per risolvere dei guasti e la risposta molto spesso è

• lascia che poi faccio io.

In questo modo la vita diventa un susseguirsi di problemi da risolvere non miei e devo ammettere che la cosa mi fa alquanto incazzare.

Procedure da seguire.
Ecco cosa basterebbe.

Prendo una frase di un film sul poker ( credo ) e spesso la giro in ambito lavorativo.

• se dopo un quarto d'ora non hai capito il problema vuol dire che il problema sei tu.

In realtà la frase sarebbe questa nel film

• se in un quarto d'ora non hai trovato il tuo pollo da spennare, vuol dire che il pollo sei tu.

Vabbè, ogni tanto esagero e mi lascio trasportare.

Spesso ho sognato di potermi clonare e ( qui supero me stesso in quanto autostima ) mettermi in ogni posto all'interno dell'azienda.

Io che rispondo al telefono e che mi mando a fare un intervento e che mi chiamo se ho un problema e che risolvo in un attimo grazie alle nozioni che mi sono dato da solo al telefono.

Pazzesco.

Fantastico.

Superlativo.

Un sogno.

Ovunque, in qualsiasi momento ed in ogni casa di ogni cliente avrei l'uomo giusto da mandare.

Me stesso.

Senza dovermi sbattere, ci penso io.

• mi mandi uno bravo.

• fiiiiga... solo i migliori lavorano con me.

Cioè me.

A parte tutto, sono fortunato ad avere un periodo così intenso durante l'anno e non avere tutto l'anno così intenso perché probabilmente in molti altri lavori, molti altri lavoratori hanno la pressione che ho io adesso durante tutte le stagioni.

• Io dove sono?

Bisogna chiederselo ogni tanto, anzi non ogni tanto ma molto spesso, per evitare di perdersi in problemi che non ci riguardano.

Il lavoro chiudiamolo fuori dalla porta di casa.

È li che deve stare.

Ciao a tutti.