Glass Onion - Knives Out

Tutte le immagini sono proprietà di T-Street / Netflix
Sono un grande amante dello Storytelling, che sia un libro, una serie, un film o uno spettacolo a teatro, se c’è una bella storia da raccontare, io ne vengo sicuramente rapito. Ho provato anche a imparare a raccontarle, con corsi di scrittura e sceneggiatura, ma sedermi a scrivere ad un tavolo non è la mia via. Questa l’ho trovata con l’improvvisazione, ma è un’altra storia.
Il panorama dell’intrattenimento si è potenziato incredibilmente negli ultimi anni, rendendo difficile poter seguire tutto. La nostra attenzione e molto più limitata dell’offerta esistente e bisogna quindi fare delle scelte. Sulla base di cosa?

Io di solito le faccio sulla base della fiducia che ripongo in persone che giudicano come me un determinato contenuto. Se un libro o un fumetto che mi sono piaciuti, piacciono anche a te, allora è probabile (solo probabile) che anche il film che mi stai consigliando mi possa piacere.

Ecco perché ho pensato di condividere con voi gli ultimi contenuti di cui ho fruito, nella speranza di aiutarvi a scegliere (o evitare) le esperienze di storytelling migliori.

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"Come non fare la faccia da James Bond?"
Sotto le feste siamo martellati dai vari servizi streaming che ci vogliono assolutamente far sapere con cosa ci intratterranno durante le feste. Glass Onion - Knives Out è una delle freccie all'arco di Netflix. Verrebbe da pensare ad un sequel di Kinves Out, ma il franchise è impostato più come una antologia che non come una serie di film. A parte il personaggio interpretato da Daniel Craig, quindi, non c'è alcun collegamento con il primo film.

Knives Out conferma quali sono gli elementi che caratterizzano il franchise:
1- La storia è un giallo che il personaggio di Benoit Blanc, detective inglese è chiamato a risolvere;
2- Vengono coinvolti attori famosi a interpretare i vari personaggi e talvolta qualche cameo;
3- Il giallo non è risolvibile dal pubblico, ma viene raccontato. Per quanto ce lo si aspetti da un giallo moderno, non c'è modo per lo spettatore di anticipare la conclusione.

Onion Glass non si sposta quindi dal tracciato indicato con il primo film ma ne consolida il meccanismo. C'è un delitto, Benoit (figura costruita simile a Poirot tanto che Craig fa il possibile per renderlo buffo, ma risulta solo un 007 buffo) cerca di riolverlo, ci sono un sacco di potenziali colpevoli ognuno con un ottimo movente e interpretati da attori famosi (alcuni molto bravi). Non molto di più.

Se non si tengono conto dei riferimenti ai giorni nostri: c'è il Covid, un miliardario eccentrico stile Elon Musk, riferimenti a problemi moderni come la fornitura di energia pulita, twitch. Insomma, un sacco di elementi che urlano. "Hei! Noi siamo sul pezzo!".

Glass Onion intrattiene, ma oltre alla pletora di Nomi famosi, esattamente come il primo Knives Out, non incanta. Non va molto oltre. Si fa guardare, forse è un pelo lungo per quello che da, ma è onesto. Si lascia guardare durante la digestione post festività.

"Davvero vogliamo fare a chi ha il cachet più alto?

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Alla prossima!