I sondaggi di Calenda

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Abbiamo evidentemente un nuovo miracolo italiano. Calenda e il suo partito Azione. Già perché dall'inizio della campagna elettorale (fortunatamente sprint) è emerso lui.

Ogni giorno Calenda sale nei sondaggi propinati dai principali gruppi editoriali, ogni giorno uno o più articoli anche frivoli, purché se ne parli.

Già ma perché sale nei sondaggi? Fino ad un mese fa il partito di Calenda era dato intorno all'1%. D'altronde proprio lo stesso si era presentato come candidato sindaco di Roma e non è che abbia fatto questa gran figura. È arrivato terzo, superando di poco la sindaca Raggi. Per uno che punta a Palazzo Chigi mi pare pochino.

Era talmente papabile ad essere preso per i fondelli che Crozza ci ha fatto su una compilation di sketch, epico quello dei "periferonti".

Non è che gli italiani si siano svegliati nel riscoprire un diamante grezzo, nemmeno conoscono i programmi politici di costui. C'è semplicemente una scelta di alcuni gruppi di potere che detengono anche quello mediatico di lanciare il "loro uomo".

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screenshot preso da AGI

Calenda infatti è liberista sul piano economico, atlantista (quindi anti-putin) ed europeista. Ben visto dal sistema americano e dai burocrati di Bruxelles. Le sue politiche o quello che sembra di intendere sono più verso destra che sinistra, anche se realmente posizionate al centro dove lui evidentemente vuole stare. Non è un caso che la Gelmini, Carfagna e Brunetta si siano accasati proprio li. Sono i volti più centristi che c'erano all'interno di Forza Italia.

Sul piano poi sociale, la discussione sui salari o quello che dovrebbe essere di sinistra, vista la alleanza con Letta e il PD, non pervenuto. Anzi, sappiamo già che fine farà il Reddito di Cittadinanza, assai inviso proprio ai gruppi di potere di cui sopra.

Quindi un certo establishment industriale ed economico ha scelto il suo front runner, come poi ha sempre fatto in passato. Fortunatamente non riuscendoci sempre a piazzarlo là dove avrebbero voluto.

Un nuovo miracolo mediatico. Di certo l'operazione qualcosa andrà a produrre, che in tempi in cui l'astensionismo sarà decisamente consistente, ci potrebbero anche essere colpi di scena. Non a caso Calenda, che propone tra l'altro Draghi come Premier, nel caso (credo scontato) che questo declini, si è già proposto con poca umiltà, al suo posto.

Sarà interessante valutare il 26 settembre 2022 i risultati. La stampa vale ancora qualcosa in questo paese? A forza di menare balle, come poi lo sono questi sondaggi pilotati, è probabile che il troppo stroppia.

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