La bicicletta della banca

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Incredibile ma vero. Il CEO di Euro Exim Bank Ltd. ha fatto riflettere gli economisti con questa dichiarazione:

′′Un ciclista è un disastro per l’economia del paese: non compra auto e non prende soldi in prestito per comprarne. Non paga polizze assicurative. Non compra carburante, non paga per sottoporre l’auto alla necessaria manutenzione e riparazione. Non utilizza parcheggi a pagamento. Non causa incidenti rilevanti. Non richiede autostrade a più corsie. Non diventa obeso.

Persone sane non sono necessarie né utili all’economia. Non comprano medicine. Non vanno negli ospedali né dai medici. Non aggiungono nulla al PIL del paese.

Al contrario, ogni nuovo punto vendita di McDonald crea almeno 30 posti di lavoro, fa infatti lavorare 10 cardiologi, 10 dentisti, 10 esperti dietologi e nutrizionisti, oltre ovviamente alle persone che lavorano nel punto vendita stesso “.

Scegli con attenzione: un ciclista o un Mc Donald? Vale la pena pensarci.

PS: camminare è ancora peggio. I pedoni non comprano nemmeno una bicicletta.

Incredibile ma vero un par de ciuffoli. Questa cosa l'ho letta su Linkedin dietro un re-comment o un mi piace di qualcuno della mia rete, e quello che l'ha postata era addirittura un media creator televisivo.

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Ancora più desolanti i commenti, tra chi si incazza, chi controbatte e chi addirittura pensa che in fondo il CEO non abbia proprio tutti i torti. Nessuno che si pone la domanda, o almeno il dubbio, che il quoting di cui sopra sia una colossale cazzata.

Perché mai un CEO di una banca dovrebbe porsi questo tipo di problematica, ma soprattutto che domanda idiota finale sarebbe. Scegli Mc Donald o i ciclisti? perché i ciclisti si possono acquistare nel mercato? a meno che @actifit non sia stata quotata in borsa, qualcosa non torna.

Quella sopra era la versione italiana, che per altro omette il nome del CEO, ma la storiella della bicicletta gira dal 2017 ed è ovviamente una frottola, ad esempio è stata "debunkata" già da tempo da Butac: https://www.butac.it/ciclisti-banche/

Al tizio del post di Linkedin ho tirato un mini-cazziatone. Anche perché è bastato scrivere su google "Euro Exim Bank bicicletta" per scoprire in un minuto scarso che si trattasse, come prevedibilmente supponevo, quello che era.

Già, ma tutti gli altri? L'osservazione critica è diventata un ectoplasma, e con l'intelligenza artificiale che sparerà cavolate seppur in buona fede, andremo verso il delirio totale.

Sarà il caso che mi porti avanti, fonderò il movimento tre mele. Se prendi una mela e ne aggiungi un'altra, quante mele ci sono? Tre ovviamente.

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Il problema della mancanza di approfondimento è diventato fin troppo comune.
In un'era in cui la stampa ha perso di credibilità anche a causa della necessità della velocità nella notizie, è difficile potersi orientare.
Da cosa racconti poi, manca anche l'istruzione di base in questo campo: la mancanza di riferimenti temporali e di nomi, la possibilità di fare un controllo in rete... Insomma...

Ciò che mi fanno paura, inoltre, sono i fact-checker: in una democrazia la fake news fanno parte del gioco e sta ad ognuno di noi farsi la propria idea. Il fact-checker dovrebbe farlo il giornalista iscritto ad un regolare albo. In caso contrario si rischia di virare lentamente ed un passo alla volta verso una forma di censura velata che porta alla propaganda e che può sfociare in molto peggio.

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si, specie poi dopo l'era covid, i debunker sono usciti malconci perché le loro fonti attendibili sparavano balle a loro volta, un macello totale.

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