Una sera Luca scende a buttare la spazzatura, ma quando cerca di rientrare nella sua casa, al 20° piano di un palazzone di periferia, scopre che nel suo appartamento ci abita un'altra persona e che la sua vita, come era fino a qualche momento prima, non esiste più. Cominciano da questo momento per Luca nuove ed inaspettate avventure che si mischiano ai ricordi della sua vecchia vita.

L'albergo

Mentre guardavo quel cimitero di scarpe davanti alla sedia dove mi ero seduto per provarle sentii dei passi che si avvicinavano. “Posso entrare? Ha trovato qualcosa che le sta?”
“Venga, signora! Ho trovato tutto, solo le scarpe non mi vanno, sono tutte troppo piccole.” lo dissi con un tono sconsolato, mentre la signora Brocca era in piedi davanti a me.
“Dove le ha trovate quelle?” - mi disse.
“In questo borsone, sopra l'armadio. Ma non mi vanno bene, le ho provate tutte e sono strette.”
“Quelle sono le scarpe vecchie, di quando Aldo stava crescendo, non sapevo nemmeno che fossero lì. Le scarpe nuove stanno nella scarpiera!” disse la vecchietta indicandomi il muro alle mie spalle.
Che idiota, come avevo fatto a non vedere la scarpiera? Senza dire nulla la aprii e vi trovai delle scarpe decisamente in ottimo stato. Ne provai un paio, come giubbotto, camicie e maglioni erano troppo grandi, ma non di molto. Comunque le potevo mettere, al limite infilando due o tre paia di calze. Ero raggiante, come se avessi vinto alla lotteria.
“Grazie signora, sono perfette! Posso prendere anche il borsone? Ecco, vede, vorrei prendere questo giubbotto, questi pantaloni, quello che vede qui sulla sedia.”
“Prenda quello che le pare, tanto Aldo non si farà mai più rivedere, meglio che qualcuno la usi tutta questa roba. Ora però se ne deve andare. Tra una mezz'ora arriva mia figlia, se la vede qui e scopre che l'ho fatta entrare, le ho dato da mangiare e i vestiti mi manda alla casa di riposo.”
“Vado, vado, signora. Lei è stata un angelo per me! Metto tutto nel borsone e me ne vado subito.” Mentre stavo infilando i vestiti nel borsone vidi la signora che andava verso il comodino. Sul ripiano avevo dimenticato l'orologio che avevo trovato nel cassetto. Mi si raggelò il sangue, pensai, ora crede che sono un ladro, pensa che volevo prendere anche quello senza nemmeno chiederglielo e mi caccia di casa senza nulla.
“Si prenda anche l'orologio se le piace, io non me ne faccio nulla. Tenga.” mentre parlava allungava verso di me la sua mano rinsecchita, porgendomi l'orologio. Esitai per un attimo poi lo presi e me lo misi al polso. Indossavo già gli abiti di Aldo, ora avevo anche il suo orologio.
“Ora vada però.” - la signora era preoccupata, aveva quasi paura della figlia. Uscii con il mio borsone, salutai e ringraziai un'ultima volta e presi a scendere le scale. Mentre scendevo la prima rampa sentii l'ascensore che si fermava a quel piano, per curiosità mi fermai. Qualcuno uscì dall'ascensore e, immediatamente si aprì una porta.

...continua

One evening Luca goes down to take out the garbage, but when he tries to return to his house, on the 20th floor of a suburban building, he discovers that another person lives in his apartment and that his life, as it was until some moment before, it no longer exists. From this moment on, new and unexpected adventures begin for Luca, which mix with the memories of his old life.

The hotel

As I looked at that graveyard of shoes in front of the chair where I sat to try them on, I heard footsteps approaching. "Can I come in? Have you found something that suits you? "
“Come on, lady! I found everything, only the shoes don't fit me, they're all too small. " I said it in a disconsolate tone, while Mrs Brocca was standing in front of me.
"Where did you find those?" - she told me.
“In this bag, over the wardrobe. But they don't suit me, I've tried them all and they are tight."
“Those are the old shoes, from when Aldo was growing up, I didn't even know they were there. The new shoes fit in the shoe cabinet!" said the old woman pointing to the wall behind me.
What an idiot, how could I not see the shoe cabinet? Without saying anything, I opened it and found some shoes in very good condition. I tried a couple of them, as the jacket, shirts and sweaters were too big, but not by much. However, I could wear them, at least by putting on two or three pairs of socks. I was beaming, as if I had won the lottery.
“Thank you madam, they are perfect! Can I also take the bag? Here, you see, I'd like to take this jacket, these pants, what you see here on the chair. "
“You take what you like, anyway Aldo will never be seen again, better someone use all this stuff. But now you have to go. In half an hour my daughter arrives, if he sees you here and she discovers that I let you in, I gave you something to eat than she sends me to the nursing home. "
“I'm going, I'm going, lady. You are an angel to me! I put everything in the bag and leave immediately. " While I was putting the clothes in the bag I saw the lady walking towards the bedside table.
On the counter I had forgotten the clock I had found in the drawer.
My blood went cold, I thought, now she thinks I'm a thief, she thinks I wanted to take that too without even asking her and she throws me out of the house with nothing.
“You also take your watch if you like it, I don't do anything with it. Hold on. " as she spoke she reached out to me her withered hand, handing me the watch. I hesitated for a moment then took it and put it on my wrist. I was already wearing Aldo's clothes, now I also had his watch.
"Now go though." - the lady was worried, she was almost afraid of her daughter. I went out with my bag, said goodbye and thanked one last time and started down the stairs. As I went down the first ramp I heard the elevator stop at that floor, out of curiosity I stopped.
Someone got out of the elevator and immediately a door opened.

...continua