Io e la velocità - 39° puntata

A un certo punto riuscii a beccare il miglior rettilineo possibile nelle vicinanze, anche se era un momento in cui c'era effettivamente un po ' di traffico, mi rannicchiai ulteriormente sulla mia Suzuki, ero completamente una parte integrante della sua sagoma, andando solamente ad alzare il punto di altezza massima da terra per meno centimetri possibili, ripartenza da poco più di 200 km/h, questa volta si faceva ancora più sul serio, 230, 240, 250, 260, ancora il motore tirava in pieno che era un piacere sentire il suo grido rabbioso, ultimo scatto fino ai 270 di tachigrafo, poi arrivò una curva, leggera ad andature normali, ma a quelle velocità iniziava ad essere molto impegnativa, gettai un occhio anche al contagiri, per capire quando ancora c'era a disposizione prima di arrivare al fuorigiri, che era solamente teorico, in quanto con le modifiche che erano state apportate si stimava che poteva spingersi per altri 500, forse 1,000 giri di rotazione massima in là...

270 km/h a sinistra, 9,500 giri a destra, fuorigiri indicativo a 11,500, effettivo oltre 12,000, a quanto poteva arrivare, sul fuorigiri effettivo? 300? 305? 310? Probabilmente ancora oltre, tenendo a mente che c'è pure da calcolare un certo margine di scarto tachigrafico, penso che quella moto potesse giungere fino ai 320 circa, per poi levare quei 15-20 km/h, per una velocità massima intorno ai 300 km/h, ma rimasero tutti teorici, perché quella fu la velocità più alta che io riuscii a raggiungere, provai un'altra volta ad andare in autostrada e spingere a fondo, ma con risultati ancora inferiori...

Uscii dall'autostrada e presi la strada del ritorno, sempre sullo stesso tragitto ma al contrario, mi passò per la testa l'idea di arrivare un po' più in là, ma c'era un traffico maggiore, per cui mi limitai a rimanere sopra ai 200 km/h, quando successe un fatto che non potevo considerare, in quanto non mi era mai capitato prima...

Proprio negli ultimi 20-25 km/h dal casello della mia città mi sorpassò una Jaguar 12 cilindri, dandomi un leggero colpetto di clacson, non potevo crederci, viaggiava più veloce di me, spalancai il gas e mi accodai immediatamente, il tachigrafo indicava 240 km/h...

Fu subito gara, dopo una leggera curva, sfruttando anche una vettura lenta che la Jaguar si trovò davanti, accelerai brutalmente, riuscendo a superarlo di slancio, per distanziarlo leggermente, ma quell'ultima zona è caratterizzata da una serie di piccole curve, ma che affrontare a velocità molto sostenuta diventano improvvisamente impegnative per una moto, soprattutto per una persona come me, che non era avvezza a quelle andature, per cui ciclicamente, all'approssimarsi di queste piccole rotondità da percorrere, se non frenavo poco ci mancava, anche chiudere completamente o parzialmente il gas mi faceva perdere del terreno prezioso...

Continua...