Mi toccherà dirglielo... 25° puntata

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Immagine CC0 creative commons

Colpito e affondato, per l'ennesima volta, era ora di una sorta di riscatto del maschio, che aveva troppe volte pisciato fuori dal vaso negli ultimi tempi, Bruno decise di fare la cosa più semplice in assoluto, accusare il colpo e provare a dare una sterzata...

"Scusami, spesso collego il culo alla bocca invece del cervello, mi fai provare un attimo a me??"

L'espressione che Bruno aveva in viso era profondamente mutata, della baldanza, della presunzione di poco prima non c'era più traccia, almeno il merito di un ravvedimento gli andava riconosciuto, Maria non si meritava tutta quella serie di piccole e grandi battute che ogni tanto le rifilava, e con grande classe ne era sempre venuta fuori benissimo, mentre scendeva dalla sua vettura...

"Non ti preoccupare, ci sono abituata a questa tipologia di battute, forse le attiro con il mio modo di fare, non lo so proprio...", non resistendo alla tentazione, gli diede con dolcissima carezza sulla guancia, l'uomo in tutta risposta girò il viso, andando a baciare la mano, guardandola intensamente negli occhi...

Per qualche istante il tempo sembrò fermarsi, Bruno avrebbe voluto fare qualcosa, qualunque cosa, ma stranamente ero imbambolato, fissava teneramente quella ragazza come un adolescente fissa l'amica del cuore, estasiato, Maria ruppe appena appena l'impasse che si era venuto a creare dicendo...

"Vuoi provare ad accendere o vuoi un bacio??"

Istintivamente...

"Tutt'e due..."

Un sorriso femminile, d'intesa, con le labbra che si avvicinarono, e si toccarono, ripetutamente, unendosi in un bacio intenso e languido, che finalmente rendeva giustizia ai suoi sentimenti, che erano stati bistrattati e non considerati dall'uomo, ora era diverso, ora c'era lei, ora c'era lui, ora c'erano loro...

Dopo quel prolungato momento di trasporto reciproco, Bruno mi staccò dalla collega, andando a tentare di avviare la vettura, nulla, due singhiozzi, un singhiozzo, un sussulto, e nulla, la batteria era andata, si trovavano in un parcheggio, tentare di avviarla a spinta non era proprio il caso, erano solo loro due, forse un'altra persona l'avrebbero anche trovata, ma la vettura sembra anche ingolfata, per cui la salvezza era rappresentata dal fatto che Bruno aveva i cavi per la carica della batteria, portò la sua vettura di fronte a quella di Maria, dopo aver collegato i cavi accese la propria auto, e dopo qualche istante disse alla ragazza di provare una prima volta ad accendere, la vecchia utilitaria ebbe un primo, ulteriore sussulto e poi, con mille incertezze, finalmente si udì il rumore soffocato dell'accensione del motore, che via via prese un buon numero di giri, un paio di sgasate e la vettura sembrava a posto...

"Bruno, se ti dico una cosa mi prometto che non mi dai una battutaccia??"

"Puoi dirmi quello che vuoi, cara..."

Maria lo osservò un attimo, e...

"Cancella la frase precedente, puoi dirmi quello che ti pare, se ti poni in questa maniera..."

Bruno sfoggiò il più aperto dei sorrisi...

"Dimmi pure..."

"Ti dispiacerebbe seguirmi fino a casa, giusto 5 minuti, e poi non ti chiedo più nulla per questa sera, promesso, fa fatica a tenere il minimo, da tempo dovrei portarla dal meccanico per la regolazione, ma rimando costantemente..."

Grattandosi la nuca, e rifilando un'occhiata di traverso alla donna...

"Per seguire ti seguo, ma dopo ti toccherà offrirmi la cena, per sdebitarti..."

Maria si sporse quel tanto che bastava dal finestrino...

"Accordo accettato, integralmente...", l'ultima parola venne adeguatamente sottolineata...

L'uomo staccò i cavi della batteria e si accinse a seguire la vettura della ragazza...

Continua...



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4 comments
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Grazie mille, cara amica mia, per il tuo prezioso e gradito supporto...

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