Mi toccherà dirglielo... 28° puntata

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Era giunto il momento di ritornare all'abitazione di Maria, ormai era trascorso abbastanza tempo, Bruno si diresse, senza particolare fretta, verso quella destinazione, e il pensiero andava al momento del commiato, che era molto davvero emozionante, al punto tale che qualcuno già si stava risvegliando, potenza dell'immaginazione e della suggestione...

Scese tutto baldanzoso dalla vettura, con la sua bella bottiglia in mano, bussò alla porta della ragazza, distrattosi un attimo, quando si voltò nuovamente verso l'ingresso, Maria si trovava di fronte a lui...

Non sapeva cosa dire, la vedeva agghindata come non mai, calze nere, forse autoreggenti, o calze più reggicalze, una vestaglietta che era proprio di quella consistenza stile vedo/non-vedo, di un peccaminoso colore rosso bordeaux, cercava di intuire quello che stava sotto, ma capiva fino a un certo punto...

"So-so-sono arrivato..."

"Ti vedo, è un bel vedere, sempre...", ribatté dolcemente la donna, in tono suadente...

Incredibilmente, Bruno, seppur essendo più che navigato, sentiva salire un vampata di calore sulle guance, certo, aveva già provato l'emozione di passare intensi momenti intimi con lei, probabilmente qualcosa del genere se l'aspettava anche quella sera, ma la ragazza era incredibilmente e prepotentemente effervescente, seppur dotata di un'altezza normalissima, tra il vertiginoso tacco a spillo, le gambe snelle e affusolate, la vestaglia che le cadeva alla perfezione, un trucco vistoso giusto quel tanto per non trascendere nel volgare, era proprio irresistibile, capendo il momentaneo imbarazzo dell'uomo, si avvicinò a lui, sussurrandogli dolcemente all'orecchio...

"Posso prendere l'aperitivo, tesoro??"

Bruno non seppe far di meglio che annuire, Maria lo baciò, dapprima lentamente, poi con maggiore foga, mentre con le mani armeggiava ai pantaloni della tuta, abbassati i quali indugiò giusto un attimo sugli slip, avvertendo la consistenza sottostante, liberò dall'ultimo fardello un bel cazzone duro, che svettava talmente impetuoso che faceva un angolo di 90 gradi con le gambe...

Qualche movimento manuale, un paio di scappellamenti, poi la discesa verso il trofeo, e via con la bocca, su e giù, un continuo leccare, succhiare, toccare, avidamente, con maestria, Bruno guardò quella collega che non aveva mai visto in quell'ottica fino alla giornata precedente, era veramente un'incredibile scoperta, istintivamente guidò la sua testa contro al suo uccello, che quasi scompariva alternativamente dentro alla piccola ma molto accogliente bocca...

Era veramente brava a far i bocchini, Bruno sentiva l'emozione e l'eccitazione che stava iniziando a salire dai testicoli, ormai non era rimasto tanto tempo, prima del momento dell'espulsione della consistenza maschile, era completamente coinvolto dalla professionale suzione della donna, provò a farfugliare qualcosa...

"Eehhh, oohhhh, aahhhh..."

"Vedo che conosci le vocali, bravo", rispose velocemente Maria, tra una pompata e l'altra...

"No, no, guarda, uuhhh, sto..."

"Sì, stai per venire, lo sento..."

"Eehhh, pre, prendi..."

"Nulla", fu l'ultima parola che Maria disse, prima che abbondanti fiotti di sperma si riversarono nella sua cavità orale, si dilungò ancora per qualche istante a risucchiare le ultime goccioline di sperma, poi, sollevando lo sguardo verso l'uomo, deglutì voluttuosamente il contenuto, passandosi ripetutamente la lingua sulle labbra, roteandola su e giù, destra e sinistra, un fortissimo brivido percorse la spina dorsale di Bruno, era andata oltre a qualsiasi previsione, stava prepotentemente sovvertendo ogni dinamica regolare, per farlo precipitare in un abisso, pieno di passione, popolato da ripetuti e sublimi momenti di sesso sfrenato...

Continua...



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9 comments
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Che baldanzosa la ragazza. Davvero una pantera.
Adoro le donne che sembrano acqua e sapone e poi si rivelano delle pantere :-)

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Le prime volte che l'ho vista, mi aveva fatto un'impressione, poi c'è stata un'interrogazione, una risposta, uno sguardo, che l'avrei presa e l'avrei messa a pecora, e sono quasi certo che avrebbe pure gradito, perché la maschera a un certo punto è caduta, ed è stato un vero piacere averla come insegnante...

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