Mi toccherà dirglielo... 35° puntata

Immagine CC0 creative commons

"Dai, racconta..."

"Non è che mi esalta più di tanto, perché preferei metterci una pietra sopra, anzi, la pietra sopra la vorrei mettere tanto a lui, idiota, presuntuoso, bastardo, testadicazzo misogino pezzodimerda..."

"Però, senza mezzi termini, eehhhh? Comunque, dopo che avrai finito di illustrare le tue vicissitudini, dopo ti racconto quello che è successo l'anno scorso, quando tu non eri ancora arrivata, ma adesso dai, sono proprio curioso di sentire che cazzo ti ha detto, anche se una mezza idea me la sono già fatta..."

"Come ti ho accennato, me lo sono ritrovato davanti, una faccia che era tutto un programma, non si è neanche degnato di fare un fiato, mi ha fatto semplicemente cenno di seguirlo, non avevo particolari dubbi, vista la direzione che aveva preso, sul fatto che saremmo andati in Presidenza, infatti mi aprì la porta di quello che è da considerarsi, a tutti gli effetti, il suo Regno..."

"Prego, si accomodi...", "disse con falsa gentilezza quell'arrogante bastardo".

"Con passo lento e cadenzato, quasi consumando un funebre rituale, una faccia diventata ancora più plumbea, si recò, petto in fuori e pancia in dentro, fieramente dietro alla sua scrivania, guardandomi ancora più dall'alto in basso, sferrò il suo attacco..."

"Vede, signorina, qua, in questo Istituto, che ho il piacere e il dovere di condurre con maestria, inflessibilità e puntiglio, non si gradiscono certi atteggiamenti, sia di carattere generale, sia di carattere particolare, per quanto concerne il motivo della sua convocazione in questa sede, tengo a precisare che pretendo da lei, per il tempo residuo di frequentazione che le rimane da trascorrere in qualità di insegnante presso codesto Istituto, che lei si attenga scrupolosamente a queste indicazioni, pena una segnalazione presso gli organismi competenti del suo comportamento ambiguo e compromettente, consistente, fino a questo momento, nell'effettuazione delle seguenti pratiche scorrette e assolutamente non consentite, gliele elenco espressamente in modo che lei le possa memorizzare...

• evitare un trucco eccessivo, come sta facendo sfoggio in questo momento, quali rossetto vistoso, fondotinta eccessivo e tutto quanto possa attirare espressamente le attenzioni del pubblico maschile sulla sua persona;

• abbassare di almeno venti centimetri la lunghezza della gonna, portandola abbondantemente sotto il livello del ginocchio, che deve sempre e comunque rimanere sempre coperto, sottolineo che oggi lei è vestita in modo indecente e non pertinente al suo ruolo da insegnante;

• allargare la base di battuta a terra del tacco delle sue calzature, abbassando contemporaneamente anche l'altezza del medesimo, se madre-natura non l'ha dotata di uno sviluppo metrico adeguato alle sue aspettative, non è un buon motivo per sfoggiare quella sottospecie di trampoli che sta calzando anche in questo preciso momento, per cui la esorto espressamente e le rinnovo il mio desiderio affinché già dalla giornata di domani lei si attenga ai punti che le ho appena elencato, non mi faccia diventare il suo peggior nemico, non abusi ulteriormente della mia pazienza, e soprattutto non si sfidi, continuando ad agghindarsi come in questo momento, adesso vada, se ne vada perché altrimenti la faccio andare a casa a cambiarsi, per oggi, e per tutte le giornate passate, voglio stendere un velo pietoso, perché in fondo sono una persona buona e magnanima, per cui se ne vada, prima che cambi idea e la spedisca a casa..."

Continua...