Rimango molto perplesso - 2° puntata

Tratto culturale dell'abitudinarietà, che spinge ad ancorarsi alle circostanze vecchie e non digerire le nuove? Direi che ci sta, unito al fatto che al governo entrano individui privi di studi adeguati, volentieri privi di studi universitari. Di ex bibitari che diventano presidente del consiglio (ma a questo punto direi del coniglio), sarà possibile fidarsi?🤔
!hivebits

Caro @mad-runner, quello che dici è frutto di semplice buon senso. Ma visto che ho studiato ingegneria proprio nel ramo specifico (all'epoca di schiamava civile DSPT, cioè Difesa del Suolo e Pianificazione Territoriale, cioè tutto il settore edile tranne che quello edilizio) ti posso confermare che quando si progettano strutture idrauliche fluviali come argini, ponti, soglie fluviali, casse di espansione, ecc... si dovrebbe andare a verificare i dati pluviometrici dell'ultimo secolo e le punte anche storiche come riportate nei resoconti storici. Quella della caduta in poche ore di pioggia normalmente caduta in mesi è una balla clamorosa ad uso e consumo della massa da abbindolare. E quanto accade oggi è frutto di decenni di mala-gestione non solo politica ma anche professionale e conferma che feci bene a decidere di cambiare mestiere perché mi resi conto allora (parlo di oltre 30 anni fa, dell'epoca in cui frequentavo l'Università) che lavorare nel settore avrebbe implicato di correre un rischio molto alto di aver morti sulla coscienza.

Ti dico solo che decisi di abbandonare gli studi, quando mancavano solo una manciata di esami, quando in uno degli esami più importanti il professore, quasi a conclusione del corso, il professore entrando in aula esordì con questa affermazione, ancora incisa nella mia memoria: "oggi cominciamo un breve ciclo di lezioni che durerà tutta la settimana su un argomento che ufficialmente non esiste ma che se si vuol lavorare è bene che conosciate". E ci illustrò tutta una serie di tecniche che servivano ad eludere i controlli di qualità e sicurezza sui materiali da costruzione e le procedure di esecuzione, al di là di ciò che andava indicato nel progetto. Fu la classica goccia che fece traboccare il vaso per me. E da allora temo che la situazione non solo non sia migliorata, ma addirittura peggiorata.

Aggiungo che essendo di Ancona, praticamente a 4 passi da Senigallia e dalle zone disastrate nel recente evento, conosco direttamente molte persone del posto che mi hanno confermato che non sia stato mosso un sasso dall'evento del 2014 (non posso dirlo in prima persona essendo espatriato nel 2013) e che i soldi stanziati lo siano stati solo sulla carta, ma mai effettivamente spendibili. Quindi un problema non solo dell'attuale Amministrazione regionale, come la si sta raccontando oggi, ma anche delle precedenti. Ed aggiungo infine che anche l'evento del 2014 ebbe responsabilità pesanti, tanto pesanti che l'allora sindaco della città di Senigallia fu condannato, se non ricordo male, a 3 anni di servizi civili.

La pulizia dei canali, che dovrebbero convogliare l’acqua in caso di pioggia e irrigare i campi, spesso sono demandati ai proprietari degli stessi campi.
Non sono sicuro sia giusto, forse in campagna si, per l’irrigazione, ma se non è per irrigare dovrebbe pensarci il comune o la provincia secondo me.

!PGM

Stessa cosa qua, adesso che c'è stata la siccità c'era tutto il tempo di ripulire i fiumi e mettere in sicurezza ponti e quant'altro, non è stato fatto niente... vedrai alla prima pioggia forte che succede...della manutenzione dei fossi non ne parliamo, o te la fai da solo se è davanti casa tua o ciao