Ten Talking Points - #12

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(Edited)

12 giornate e tutto sembra compromesso per alcuni, deciso per altri e in bilico per altri ancora. Noi siamo ancora qui, che vi piaccia o no.

  1. Dovremmo partire dal duo di testa ma partiamo da chi in testa avrebbe voluto esserci ed invece la testa l'ha persa, in tutti i sensi. Si sta consumando il dramma sportivo del Napoli e di Napoli in questi giorni. Lasciando da parte i motivi dell'incredibile debacle azzurra quello che emerge è un quadro sconsolante di un calcio dove sono i procuratori ed i loro assistiti a comandare. Ancora più amara la situazione considerando che i capi-popolo della rivolta sono proprio i giocatori simbolo, da Insigne ad Allan passando per Mertens e Callejon, di una squadra che si è fatta da sola mattoncino dopo mattoncino. I tifosi stanno con ADL e fanno bene. I giocatori vanno e vengono, la società resta.
  2. Sarri sta dimostrando di essere alla Juve come comandante supremo della brigata e non come fido scudiero di CR7. Con la sostituzione ha dimostrato in un colpo solo leadership, coraggio e competenza. Non è un caso che dalla sostituzione in poi il Milan abbia smesso di dominare e la Juve sia passata in vantaggio proprio con chi CR7 lo aveva sostituito.
  3. L'Inter soffre più di un leghista privo dell'alibi del razzismo ma vince. Conte gode soffrendo e soffre godendo. I tifosi idem. La società pure. Nel frattempo si è ad un punto dalla Juventus. Qualche mese fa avrebbero firmato con ogni arto possibile per una posizione del genere.
  4. In Sardegna non vedevano meraviglie del genere dalle estati infuocate del Billionaire. Allora erano top model e show girl a far impazzire i sardi, oggi sono Naingolan e Pisacane. De Gustibus ma per chi ama il calcio la scelta è ovvia.
  5. Crolla l'umana Roma, a dimostrazione che i calciatori sono esseri umani e non automi. I tanti infortuni e giocatori logorati da troppi impegni hanno pagato dazio contro un ottimo Parma.
  6. Non crolla la Lazio che continua a dilaniare le difese avversarie come Salvini con la sua Ruspa in un campo Rom.
  7. Al Brescia non basta il cambio allenatore per evitare le incornate di un Toro risorto.
  8. Brutti pareggi, noiosi e sbadiglianti, per Atalanta e Udinese. Un convegno di italia Viva al confronto sarebbe sembrato il Carnevale di Rio De Janeiro.
  9. Il Sassuolo continua ad essere più umorale di Pamela Prati. Il Bologna ha perso la spinta degli inizi.
  10. Ad un terzo di campionato è tutto ancora in bilico e questo ci piace. Quello che non ci piace è un calcio che continua a non cambiare vittima di se stesso, della VAR, dei soldi, dei procuratori, dei cori razzisti e di una cultura dello sport sempre più assente.

edited by @serialfiller



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